
"Ama la goccia che fa traboccare il vaso. E' nascosto lì dentro ogni bel cambiamento" (Gemma Gemmiti).
Leggendo questa frase dell'autrice ed editrice Gemmiti, proprio in questo periodo e proprio oggi, non ho potuto non pensare a quella goccia che riga il volto di molti in questo periodo, la lacrima.
E subito mi è apparso di fronte agli occhi la bellissima opera di Freya: "la Lacrima". Una lacrima che è dorata, una lacrima che ha un valore inestimabile perchè appunto, fatta d'oro.
Sono le lacrime di Maria nel Vangelo di oggi. "Maria stava vicino al sepolcro e piangeva" perchè hanno portato via il Suo Signore. Lacrime di un'assenza, di un dolore immenso, di un vuoto... lacrime vere, preziose, dorate; lacrime che sono vita. Lacrime che fuoriescono perchè non ci stanno più, nessun cuore le può più contenere, nemmeno il più grande. Ecco perchè proprio lì dentro è nascosto il cambiamento. Per Maria è stato così, toccando il fondo del dolore, dopo essersi sentita interpellata in quel dolore, ha riconosciuto il Risorto.
Sono giorni di dolore questi, dove è difficile, quasi improprio, scorgere la gioia della Pasqua, della risurrezione, quando i numeri che si ascoltano in tv, sono solo numeri di morte, di malattia, di sofferenza. Eppure lì, nascosto in tutto questo, c'è un germoglio di cambiamento che ancora non riusciamo a vedere perchè il rumore assordante in questo silenzio di isolamento, lo nasconde. Eppure c'è! Ed è questa la speranza. E' questo l'oro di quella lacrima che va raccolta, altrimenti si perde. Non dobbiamo avere paura di far traboccare il vaso con le nostre lacrime, non dobbiamo aver paura di piangere e di riscoprirci più fragili e umani. Sono fermamente convinta che il cambiamento sta proprio qui; sta tutto qui...nell'ammettere la nostra fragilità, la nostra umanità, smettendo di crederci onnipotenti e forti, perchè non lo siamo e non lo siamo mai stati.